Ebbene sì; quando
la WWE torna in Italia, colgo spesso l’occasione per fare un salto, dopotutto,
nonostante gli attuali problemi inerenti l’impostazione delle storyline, uno
spettacolo dal vivo rappresenta sempre un modo mai banale di spezzare la
monotonia.
Pertanto,
come avvenuto a maggio, riporto le mie impressioni sull’house show tenutosi
venerdì 14 novembre in quel del Mediolanum Forum di Assago, sorprendentemente
al completo:
Sheamus vs Luke Harper (w/ Erick Rowan)
Opener della
serata, a cui però non ho potuto assistere in virtù dei problemi legati al
traffico che abbiamo riscontrato all’esterno del palazzetto.
Tuttavia ho
dovuto includerlo per completezza di informazione, in modo da non prendere in
giro tutti coloro che fra qualche ora assisteranno allo show di Bolzano.
Jack Swagger (w/ Zeb Colter) vs Curtis Axel
Incontro dal
minutaggio scarso penalizzato dal ritmo lento; la storia di esso non è stata
raccontata bene, a causa delle dimenticanze di Swagger occorse nel selling.
Los Matadores & El Torito vs Slater Gator &
Hornswoggle
Match comedy
(sfociato in seguito nel demenziale) che si è rivelato una piacevole sorpresa
all’interno della card. Difatti, malgrado i limiti di O’Neil nella conduzione,
gli spot presenti hanno reso la contesa scorrevole.
United States Championship: Rusev (w/ Lana) vs Big
Show
Posso
affermare senza alcuna esitazione che il campione (venduto esattamente come agli americani) non merita il ruolo che da
qualche mese sta ricoprendo, e non solo per la poca espressività di cui è
dotato, ma soprattutto a causa dell’inserimento in uno specifico contesto
sociale, che lo rende poco realistico. Manca inoltre nel rapporto coi tifosi.
L’unica nota
positiva è costituita da Lana, che contribuisce ad attirare heat su di sé.
Show d’altro
canto è andato subito over, in un segmento piuttosto scarso a livello lottato e poco curato, sicuramente non conforme a quello che dovrebbe essere
uno dei “Top Matches”.
AJ Lee &
Brie Bella vs Paige & Nikki Bella
“Oh mamma”,
“Che roba”
No, non mi
sto riferendo alla qualità dell’incontro, bensì a Paige. Queste sono state le
mie esclamazioni nel corso dell’entrata.
La
britannica non ha comunque ben figurato sul piano della psicologia in ring, assecondando
le richieste del pubblico. Cosa voglio dire? Che non ha tenuto fede al suo
ruolo da heel.
La sorella
di Nikki è stata successivamente esclusa dalla contesa, grazie alla regola imposta
dalla sconfitta patita a “Hell In A Cell”.
Quest’ultima
è rimasta fuori del quadrato, aiutando le colleghe nella riuscita tramite le
proprie taunt, utili a risvegliare il pubblico nelle fasi di stallo.
Kofi Kingston & Xavier Woods (w/ Big E) vs The Miz
& Damien Mizdow
Incontro
comedy decisamente riuscito, con Miz e la sua controfigura che hanno interagito
col pubblico in maniera egregia, recitando anche un promo basato sugli
stereotipi.
Insomma,
dopo l’assurdo push del 2011 (la pulizia delle manovre rimane insufficiente),
l’ex Chick Magnet si è ritagliato ugualmente uno spazio nell’economia dello
show, facendo emergere le sue doti da intrattenitore.
Woods molto
carente sul ring: mi vengono a brividi a pensare che ricoprisse una carica
primaria nella X-Division, ed ancora peggio sono i mancati miglioramenti dal
2008 ad ora.
John Cena vs
Seth Rollins
Mi sento di
elevare il main event a showstealer della serata, grazie ad un ritmo buono che ha reso quanto proposto ricco di capovolgimenti e pathos. Penso infatti che Rollins si
stia abbastanza adattando agli standard WWE (in passato, quando era in forza alla ROH, ricevette critiche proprio per la scarsa attitudine nel raccontare storie), mentre Cena, pur restando mediocre
nel workrate, eccede nello storytelling. I due hanno mostrato una discreta alchimia.
Alla
prossima.