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giovedì 29 maggio 2014

WWE Payback 2014 – Pronostici


Eccomi nuovamente per il primo dei due Special Event previsti per giugno; quello in questione presenta varie storyline e feud il cui esito dipende dai piani della WWE con i talenti, pertanto, ammetto di nutrire una buona dose di hype. Questo nonostante la scarsa attualità del prodotto, che affiora in diversi incontri.
Inoltre va sottolineato che l'Allstate Arena potrebbe incidere, positivamente o meno, sulla riuscita di molti di essi. E sappiamo che il contesto va tenuto in considerazione nell'analisi di un incontro.
Buona lettura.

Kickoff Hair vs Mask Match: Hornswoggle vs El Torito

Mi sono già espresso lo scorso mese, e francamente non ho voglia di perdere tempo per un incontro che in Italia non verrà neanche irradiato.
Togliere la maschera ad El Torito significherebbe snaturare il personaggio dei Matadores, cui peraltro usfruiscono indirettamente di essa durante la loro entrata.
Per questo il pronostico è ancora una volta a favore del wrestler face.


United States Championship: Sheamus vs Cesaro (w/ Paul Heyman)
Primo incontro dal risultato incerto.
Sheamus è stato finalmente riesumato dopo non aver mai ricoperto ruoli di rilievo dal ritorno alla Rumble. Tuttavia resta un personaggio scialbo e che necessita di una buona scrittura per emergere.
Su Cesaro d'altro canto riconfermo le impressioni dello scorso mese: è meno over col pubblico e le continue esternazioni di Heyman in merito alla Streak, se da un lato lasciano aperto uno spirale per un eventuale scontro con Brock, dall'altro tendono a mettere terribilmente in ombra la sua figura.
A tutto ciò si aggrega un lavoro al microfono inesistente ed una caratterizzazione molto povera. Non condivido comunque le affermazioni di chi sostiene che era meglio lasciarlo nei Real Americans, perchè ruotano attorno a Colter.
In ogni caso, aldilà delle varie perplessità, sono abbastanza sicuro del fatto che questo incontro è un possibile showstealer della serata.
E francamente spero riprendano in mano la costruzione iniziata lunedì scorso con Cesaro che si concentra sulla testa del campione. Un segmento che ho apprezzato per l'ottimo sell da parte di quest'ultimo.
Non escludo che possa cedere il titolo a favore dello svizzero per poi unirsi all'Evolution in sostituzione di Batista (impegnato fino ad agosto nella promozione dei suoi film), segnando così un suo nuovo stint da heel, di cui si parla da tempo, tuttavia è altresì vero che se Cesaro dovesse essere impegnato con Lesnar a Summerslam, il titolo gli servirebbe a poco.
Dico Sheamus.

Divas Championship: Paige vs Alicia Fox
Il fatto che la WWE abbia deciso di riproporre Alicia Fox dimostra come al momento non vi siano alternative valide nelle fila delle heel.
Quest'ultima si presenta al PPV senza credibilità. Questi segmenti interpretati male e che riprendono la costruzione passata di altre Divas, non servono a molto se non sono coadiuvati da delle vittorie. Questo dimostra come non vi sia un booking a lungo termine per la divisione femminile, difatti fino allo scorso mese è stata trattata da jobber.
Che i dirigenti non siano soddisfatti della posizione attuale di Paige, si evince da vari fattori, come la continua riproposizione dei promo inerenti al suo debutto o dagli attacchi sleali da parte delle altre ragazze. Atti a farle ottenere pop.
Di sicuro non è over, ma reputo ugualmente questi angle fini a se stessi. Ciò che influisce davvero è il modo in cui proponi le Divas, cosa che purtroppo in questi anni è stata fatta abbastanza male.
Mi aspetto una riconferma dell'inglese ed un conseguente ritorno nell'anonimato da parte della rossa. Ennesima soluzione transitoria.


Big E vs Rusev (w/ Lana)
Innanzitutto il cambiamento occorso al personaggio di Rusev è fortemente sollecitato dall'odio di cui gode Putin in questo momento; si tratta di un modo per cercare di mandarlo over.
Ad oggi nutro dei dubbi sulla concretizzazione dell'idea, difatti non ha molto carisma, anche se sotto questo aspetto la presenza di Lana è fondamentale.
Per il resto, mi riaggancio a quello che ho affermato all'inizio, ovvero la scarsa attualità del prodotto.
Il personaggio dell'invasore l'abbiamo visto troppe volte in WWE, e francamente ho trovato forzata anche la decisione di proporre Big E come rappresentante degli Stati Uniti, facendogli addirittura sventolare una bandiera.
Insomma, la WWE fatica a presentare un programma fresco ed al passo coi tempi, e questa cosa non si riflette solo su questo feud.
La vittoria andrà a Rusev.

Intercontinental Championship: Bad News Barrett vs Rob Van Dam
Nonostante si siano concentrati poco su questa rivalità, Barrett beneficerà di questa vittoria ed il pubblico di Chicago lo aiuterà nell'andare ancor più over.
Contrariamente, sono sicuro che l'incontro sarà evitabile: i limiti di Barrett sul ring sono evidenti, così come è evidente che RVD non sia più quello di un tempo. Peraltro hanno un precedente recente in cui hanno dimostrato di avere una scarsa alchimia.
Mi preparo al peggio.

Last Man Standing: John Cena vs Bray Wyatt
Spero possa trattarsi del capitolo finale, la storyline si sta impoverendo sul piano delle tematiche.
Wyatt ha comunque ben figurato nell'esecuzione dei promo, mettendo in luce un'intensità rara e una buona mimica.
In virtù di questa stipulazione, le sue possibilità di vittoria aumentano sicuramente, soprattutto perchè potrebbero giustificare la sconfitta di Cena attraverso le ripetute interferenze e l'utilizzo di vari oggetti. Tuttavia, reputo quest'ultimo ancora favorito.
Mi aspetto un incontro incentrato fortemente sull'aspetto narrativo, con innumerevoli rimandi ai precedenti.

No Holds Barred Elimination Match: The Shield vs Evolution
Non mi è piaciuta la costruzione di questo incontro. Poca interazione al microfono e davvero troppe risse.
Ed è anche incomprensibile la scelta di far perdere una fazione al primo incontro dopo dieci anni.
Verosimilmente assisteremo all'inizio della composizione dell'incontro fra Reigns e Triple H in quel di Summerslam, pertanto sarà caratterizzato sotto quest'ottica.
A tal proposito, dopo un'eliminazione precoce di Ambrose e Rollins, azzardo una rimonta di Reigns su Batista e Orton, e vittoria risicata di Hunter.
Sono contrario a quest'ipotesi, poiché Reigns non sa ancora come condurre un incontro e rischia di tramutarsi in uno spettacolo poco gradevole, ma i piani sembrano questi. Ed io mi attengo alla realtà.
La sconfitta fungerà da incipit per uno dei main event di quell'evento.

Alla prossima.

mercoledì 14 maggio 2014

Yu Yu Hakusho

 
Quest’oggi voglio parlarvi di una delle opere più famose presenti nell’ambito shonen, tanto criticata per il proprio finale quanto amata, e che nel corso degli anni ha venduto quasi 50 milioni di copie, consolidandosi e influenzando molti manga comparsi successivamente mediante design dei personaggi, peculiarità caratteriali di essi, trasformazioni e quant’altro.
Quello che in Italia conosciamo come Yu degli Spettri, nasce dall’estro di Yoshihiro Togashi, un autore estremamente metodico ma anch’esso molto criticato e riconosciuto da molti per la propria sedentarietà e le lunghe pause. In quella che può certamente definirsi la prima opera di rilievo (le altre prodotte fino a quel momento sono autoconclusive), la sua diversità viene subito messa in risalto, con la scelta di far morire il proprio protagonista.
Malgrado avremo modo di ammirare le sue vere potenzialità qualche anno più tardi con Hunter x Hunter, si rivela un’opera, per il periodo in cui è stata serializzata, molto profonda e ricca di divertimento.
E a differenza di quest’ultima, vanta una narrazione più scorrevole, che la rende innegabilmente più consona ad un pubblico ampio, composto anche dal cosiddetto “lettore medio”, nonostante sia altresì cruento come il suddetto.
Hunter x Hunter pur essendo qualitativamente superiore, non disdegna della presenza di situazioni pesanti e verbose, le quali per molti possono costituire un limite, in quanto implicano una notevole attenzione, e chiaramente un lettore abituato all’azione, si può facilmente annoiare.
Da qui il motivo della mia esternazione.
A mio avviso ogni qualsivoglia paragone con opere prodotte in un periodo differente, risulta immediatamente forzato, poiché in seguito ne sono state pubblicate di più complete e variegate. Nel 1990 (periodo in cui è stato percepito) dominava l’intero panorama Dragon Ball, che, tralasciando il discorso riguardante i meriti i quali gli vanno riconosciuti, gode di estrema sopravvalutazione, visto che con il passare del tempo si snatura e diviene uno shonen abbastanza piatto, dove i temi trattati sono sempre gli stessi. Se il manga di Toriyama è il precursore del genere, in Yu Yu cominciamo a vedere una maggiore enfatizzazione e complessità dei poteri corredati (esempio eclatante quello dei territori, che verrà poi, senza successo, ripreso in Bleach).
Inoltre gli scontri racchiudono un giusto mix, dove viene data rilevanza sia alla loro spettacolarità che al proprio aspetto tattico, che comunque nel già citato Hunter x Hunter risalterà maggiormente e si affermerà come una delle caratteristiche peculiari.
Da menzionare il fatto che in essi, l’autore definisca fortemente i progressi dei propri PG, attraverso scelte che il lettore non può prevedere, in quanto non ne viene dato segnale. Peraltro, sanno variare molto dai contesti proposti e non risultano mai uguali o ripetitivi.
Per raccontarli è spesso ricorso alla tattica del narratore onnisciente.
Tutte queste caratteristiche hanno contribuito a farmi apprezzare l'operato di Togashi: reo di aver prodotto un manga che spicca anche per la varietà delle tematiche trattate, alcune delle quali ancora molto contemporanee (bullismo, suicidio giovanile). Senza contare che la componente fantascientifica, che gli scontri comportano, può imporre delle forzature; a maggior ragione perché l’ambientazione fantasy (che poteva sicuramente essere approfondita di più), per buona parte della storia, è assente.
Presumo che anche questo abbia spinto qualche anno più tardi Togashi alla realizzazione di un’opera interamente fantasy, perché nonostante in termini di vendite e popolarità (da Yu Yu sono stati ricavati due film e innumerevoli videogiochi, senza contare il posto di rilievo riservato in quello prodotto per i 45 anni del Jump) sia stato ripagato degli sforzi, non è stato pienamente compreso, malgrado tutte le citazioni all’epoca in cui la storia si svolge e l’inserimento dei suoi pensieri all’interno, che la rendono senza dubbio densa.
 
 
In quest’opera vi è anche un’innegabile centralità del protagonista, che ha comunque permesso all’autore di delineare bene psicologicamente il carattere dei suoi co-protagonisti, attraverso delle grandi storie di crescita interiore.
Oltre a disporre di uno spiccato realismo, si può tranquillamente dire che si completino a vicenda; Kuwabara è il classico tipo che alla lunga emerge grazie alla propria perseveranza, Kurama è una persona calma e riflessiva ma che in momenti d’ira diventa vulnerabile, Hiei (da cui Kishimoto si è ispirato per il design di Sasuke) compie un’evoluzione incredibile e allo stesso tempo coerente caratterizzata dal dolore ed il tormento, ma mantenendo il fascino che da sempre lo rappresenta. In più Togashi si è saputo mettere alla prova in un campo che in Hunter x Hunter non avremo modo di esplorare per l'analisi di essi, il flashback.
Menzione d’onore per gli antagonisti, i quali vantano storie profonde alle spalle e delle personalità eterogenee supportate da una forte caratterizzazione introspettiva (specie Toguro), che li rendono davvero credibili.
Lungo il percorso incrocerete anche numerose autorità scarsamente approfondite ma comunque distinguibili sul piano del design, le quali occuperanno un determinato ruolo per poco tempo all'interno della narrazione, adattandosi ad un ruolo di transizione meramente dettato dalla sceneggiatura. Un lettore di battle shonen abbastanza navigato avrà sicuramente preso confidenza con queste personalità secondarie, che negli anni si sono alternate in svariate opere del genere.
Nella versione cartacea poi affiora notevolmente che Togashi non si affida agli assistenti per la realizzazione delle tavole, ma nonostante questo, riesce a caratterizzare i personaggi mediante dei primi piani stilisticamente impressionanti, i quali riescono a esprimere alla perfezione ciò che egli mira a descrivere.
Questi personaggi nel bene e nel male contribuiscono alla crescita del protagonista, che per quanto stereotipato risulta comunque essere una figura approfondita e dotata di grande carisma.
  
 
Altrettanto vero che non è esente da difetti, eclatante a mio avviso la mancanza di un personaggio femminile di spicco; qualcuno probabilmente potrebbe controbattere affermando che è un problema comune per la maggior parte degli shonen (Naruto e Dragon Ball costituiscono due esempi tangibili, tuttavia nel primo caso Kishimoto ha maggiori responsabilità, poiché Sakura non è vincolata come Bulma ed è in grado di prendere parte alle battaglie) ma a mio avviso non è da sottovalutare il fatto che Togashi non si sia impegnato molto sulla caratterizzazione di Keiko, la quale incarna perfettamente lo stereotipo della donna giapponese, e tende ad essere relegata spesso a ruoli di secondo piano.
Sotto quest’ottica, Genkai già è più presente, ma il suo compito nella storia è totalmente differente ed all’interno di essa non avviene alcuna crescita.
La causa penso vada ricercata nel peso che Dragon Ball ha avuto sulle scelte dell'autore.

Inoltre i più attenti si saranno certamente accorti del cambio di stile che avviene; nella fase iniziale Yu Yu, nonostante un impianto narrativo alquanto sconclusionato, si pone come un gag manga. Ecco, penso che altri due difetti siano quelli che possono definirsi le estremità dell'iceberg, ovvero l'inizio e la fine.
Non mi piace criticare a caso solo per non aver visto contrapposti i miei personaggi preferiti, tuttavia preservo e preserverò sempre il dubbio su come sarebbe potuto essere l'arco narrativo finale, che a mio avviso, proprio a causa della bravura dell'autore nel definire i suoi personaggi e creare così tanti misteri, aveva immense potenzialità. Tuttavia fino a prima dell'inizio del torneo la saga era stata gestita bene, con molti legami approfonditi ed un significativo passaggio di consegne fra padre e figlio in un tripudio di omaggi alla razza umana, argomento ricorrente e che offre spesso spunti di riflessione.
Risulta palese come Togashi lavori meglio con la trama a disposizione, pertanto questo cambiamento sollecitato dalle influenze dell'epoca contribuisce ad innalzare qualitativamente il prodotto.
Ovviamente sono facilmente riscontrabili le tipiche componenti adottate dagli autori per rendere la propria opera conforme alla rivista: costanza, amicizia, e, in seguito, vittoria.

Che cosa voglio dire? Che in Hunter x Hunter tutto è estremizzato XD
Scherzi a parte, trovare racconti di tale spessore quando di questo genere non erano ancora stati esplorati tutti gli aspetti, è un’assoluta rarità.
 
Ci tenevo particolarmente a scrivere quest’articolo inerente la mia opera preferita, che nel 1994 lasciò un grosso buco e ispirò quelli dello Shonen Sunday alla realizzazione di un manga intitolato Flame of Recca, che può tranquillamente definirsi un vero e proprio plagio: a partire dai ruoli dei PG (anche se con dei design meno riconoscibili), ai contesti (riproposizione di un torneo su un’isola), le scelte narrative e le tecniche.
Gli do comunque atto di rientrare fra i manga più importanti e conosciuti degli anni 90.

Sostanzialmente, ho cercato di descrivervi Yu Yu Hakusho sotto un’altra prospettiva, e spiegando perché alcuni paragoni che vengono fatti giornalmente sono sbagliati. Soprattutto non bisogna iniziarla con l’intento di trovarsi davanti ad un emulo di Hunter x Hunter.
Stiamo parlando di un’opera, che forse è stata inconsciamente usata come trampolino di lancio dallo stesso creatore, visto che alcuni elementi vengono ripresi ed ampliati in seguito (dalle dinamiche di narrazione al Nen, organizzato in maniera dettagliata e che permette ad egli di svariare in un campo ricco di possibilità), ma che ha esercitato un’enorme influenza e che ancora oggi viene ricordata come una pietra miliare nella storia della rivista su cui è stata pubblicata. Capace magnificamente di alternare più situazioni, intrattenere e rinnovarsi in positivo.
Vi comunico che dal 4 giugno sarà reperibile mensilmente in tutte le fumetterie la Perfect Edition; Togashi, aldilà di alcuni limiti caratteriali e fisici, resta il miglior autore di cui il Jump dispone, malgrado le sue produzioni, seppur di qualità eccelsa, non possano certamente ritenersi adatte a tutti. Yu Yu, come ho fatto notare, è quella più “mainstream”.

Inutile consigliarvi la lettura, alla prossima.



venerdì 2 maggio 2014

WWE Extreme Rules 2014 – Pronostici



(Continuo a sostenere che questo poster faccia schifo)
Dopo qualche settimana di pausa, è giunto il momento di addentrarmi nei pronostici di Extreme Rules, per il quale nutro scarso hype, dato che si tratta del tipico evento di transizione e privo verosimilmente di risultati eclatanti, come accade spesso nel post Wrestlemania, dove la scontatezza e la scarsa voglia creativa, regnano.
Tuttavia, dati i precedenti mi reputo abbastanza soddisfatto della costruzione di esso, con quasi niente di improvvisato.
Aggiungiamo poi che sta finalmente avvenendo un ricambio generazionale, anche se temo che, sotto quest’ottica, sia importante dividere nuovamente i due titoli massimi, viste tutte le ore di programmazione settimanale di cui la WWE dispone. È importante per testare i talenti.
Buona lettura.

WeeLC Kickoff Match: El Torito vs Hornswoggle

Che dire? Da segnalare solo che ultimamente in WWE manca del comedy di livello.
Per il pronostico punto fortemente sul wrestler face.


Handicap Match: R-Truth & Xavier Woods vs Alexander Rusev (w/ Lana)

Spero che la WWE si renda conto che per mandare over un wrestler non servono unicamente le vittorie, perchè in questo modo hanno finito per bruciare un big man potenzialmente interessante e abbastanza navigato come Tensai.
Rusev, malgrado abbia una manager che lo caratterizza rispetto ad altri emuli del passato, denota enormi pecche sul piano del carisma, al microfono e nel selling. Inoltre è anche poco espressivo e senza una gestione oculata rischia di sparire nel giro di pochi mesi.
Naturalmente avverrà una sua vittoria.


Intercontinental Championship: Big E vs Bad News Barrett

Penso che Big E abbia smentito la tesi secondo cui Axel sia un campione poco credibile, soprattutto da parte di coloro che gli attribuivano tutte le colpe circa il deludentissimo regno.
Come potete constatare, nulla è cambiato. E fino a quando il campione verrà gestito in questo modo, è impossibile imporsi considerevolmente per ottenere dei push.
L'iniziativa indetta ha rappresentato un buon modo al fine di ridare solidità al mid carding.
La nota negativa, tuttavia, è costituita dal vincitore; trovo Barrett uno dei più sopravvalutati all'interno della WWE, gli sono state concesse mille opportunità con un sacco di personaggi diversi e lui ha sempre inesorabilmente fallito, complici anche degli infortuni occorsi in periodi sbagliati, che ne hanno rallentato l'approdo nel main event.
Ed oltre allo scarso carisma, ha sempre faticato nel condurre gli incontri e sul piano psicologico.
Presumo che a vincere sarà proprio quest'ultimo, per non sminuire l'importanza del torneo che si è svolto. Ad oggi competizioni di questo tipo sono sempre più rare.


Triple Threat Match: Rob Van Dam vs Cesaro vs Jack Swagger

Non condivido le affermazioni di chi sostiene che Cesaro si distaccherà presto da Heyman per dar vita ad un feud con Lesnar: con la vittoria acquisita a Wrestlemania il nativo di Webster potrebbe tranquillamente essere impiegato per i titoli massimi, inoltre in un lasso di tempo così breve difficilmente il Mad Genius riuscirebbe a donare la giusta credibilità ed innalzare lo status del fu Antonio. Si tratta di una soluzione che finirebbe per affossarlo, anche perchè quasi certamente comporterebbe un job.
RVD in questo incontro c'entra poco, e francamente il suo ritorno non era necessario, tuttavia è un face che gode di un'immagine importante ed è ancora discretamente over fra i fan (non scherziamo paragonando i pop che riceve ora con quelli del 2002).
Temo una sua affermazione, ma penso che ormai il compito di egli sia quello dell'uppercarder che si presta ad aiutare i giovani e che in casi di emergenza fa l'avversario di transizione per il detentore dei titoli massimi, e poi va sottolineato che è presente pure Swagger, che potrebbe prendersi il pin.
Pronostico una vittoria del lanciatissimo Cesaro, che se non colmerà alcune lacune, quando dovrà andare avanti da solo, correrà il rischio di esser ridimensionato.
Non ha carisma e riesce a interagire col pubblico solo mediante gli spot, come appunto il Giant Swing e la Neutralizer su avversari imponenti a livello fisico. Spero rimanga un cool heel.


Divas Championship Match: Paige vs Tamina Snuka

Chi mi conosce sa che sono un grande estimatore della ragazza britannica, che vidi già all'opera nella Shimmer, tuttavia non ho per niente apprezzato il modo in cui è avvenuto il suo debutto e la successiva scelta di affidargli il titolo. Questo accade perchè la WWE non sa più costruire i talenti, AJ è divenuta popolare proprio grazie al suo percorso, che in questo caso, non c'è stato.
Inoltre è stata presentata veramente male, snaturando quanto interpretato ad NXT e commettendo un botch nell'unica mossa che ha eseguito.
Sappiamo che è un territorio di sviluppo in cui la WWE si limita a testare i personaggi, pertanto non devono necessariamente arrivare nel main roster nel medesimo modo, tuttavia in quella realtà Paige godeva di una moderata caratterizzazione, che non abbiamo ancora ammirato (a dispetto della bellezza).
Sorvolo sulla gestione similare a quella di Cena di cui molti parlano, semplicemente in questo momento la WWE sta seguendo la storyline del prospetto giunto dal nulla e che fatica ad adattarsi a questi livelli, per permettere anche al pubblico di sostenerla ed affezionarsi alla sua figura. 
Sostanzialmente vedremo come verrà gestita in futuro, di fatto però ha grosse pressioni addosso.
Se nel ruolo della sfidante ci fosse stata AJ, forse avevamo qualche chance di avere un minutaggio di rilievo, visto che ci troviamo nella sua città natale. In ogni caso, chiaramente preserverà la corona.


Steel Cage Match: John Cena vs Bray Wyatt

Questa faida si è evoluta ulteriormente, affermandosi come una delle migliori affibbiate da tempo a Cena.
Peraltro il segmento di apertura dell'ultimo Raw è stato di grande impatto, col volto della compagnia privato di coloro che costituiscono la fetta maggiore dei suoi sostenitori. Spero che questo porti ad un progresso nel suo character stantio.
Wyatt, d'altro canto, è estremamente difficile da gestire, e per emergere necessita di una buona scrittura (che con Kane e Bryan c'è stata solo in parte), tuttavia penso di parlare a nome di molti quando dico che otterrà una vittoria. E dato che manca solo uno Special Event (mi sto modernizzando anche io XD) prima di Money in the Bank, non escludo una rivincita in quel di Payback.


Extreme Rules Match for the WWE World Heavyweight Championship: Daniel Bryan vs Kane

Avrei preferito il rematch con Triple H. Kane non ha più la credibilità di un tempo, e come primo sfidante non è il massimo.
Si tratta di una soluzione transitoria adottata per mancanza di idee, con la costruzione che ci ha regalato momenti già visti in passato.
Dopo questa parentesi (che magari si protrarrà anche fino al prossimo Special Event), vedremo cosa decideranno di fare con il Big Red Monster, che poteva senz'altro essere sfruttato meglio all'interno dell'Authority con l'ultimo personaggio, più concreto e reale.
Nell'ultimo mese sono emerse maggiormente le capacità da intrattenitore di cui Bryan dispone, malgrado lo “Yes”, fonte del suo successo, tenda a penalizzarlo nei promo.
Pronostico una sua vittoria.


The Shield vs Evolution

Buon modo per innalzare lo status dei mastini della giustizia, a cui mancava soltanto la definitiva consacrazione come team contro il leader dell'Authority (a maggior ragione dopo lo squash dello scorso mese), ma è altrettanto vero che ad oggi l'Evolution non è una stable equilibrata, e questo alla lunga potrebbe rappresentare un limite.
Ric Flair, dopo le parole enigmatiche di lunedì, a mio avviso inciderà sull'esito, schierandosi dalla parte degli heel. In caso contrario la sua apparizione non sarebbe servita a niente.

Per oggi è tutto, alla prossima.