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domenica 30 novembre 2014

Primo Anniversario

 
Difficilmente scorderò il 18 novembre 2013. In quell’occasione, infatti, ho finalmente aperto il primo ed unico portale dopo vari tentennamenti, intraprendendo una strada che risulterà fondamentale all’interno del percorso professionale che ho selezionato una volta terminati gli studi.
Come alludevo quindi, la mia presenza sul web non è legata a scopi di lucro e tantomeno costituisce un modo per accrescere la mia popolarità, perché se il mio intento fosse stato quello, avrei aperto un canale su YouTube, dove la visibilità è maggiore ed è più facile emergere, proprio come fanno molti all’interno della piattaforma, i quali amano guadagnare parlando di tutto senza conoscere alcun soggetto in particolare.
Poi naturalmente vigono anche quelli che parlano di argomenti specifici, ma che spesso tendono a limitarsi, per dare continuità e produrre in futuro altri video, o più semplicemente per scarsa varietà nelle loro tesi. Insomma, la mediocrità.
Il principale intento era quello di migliorarmi, dando al contempo risalto e dignità ad argomenti di nicchia, per anni esposti male sulle emittenti italiane. Ricevere messaggi privati di utenti che discostano la mia figura da quella degli aziendalisti che parlano bene di tutto e tutti (di cui siamo sovraffollati), mi ha fatto davvero piacere.
Per celebrare questo evento vi propongo una rilettura degli articoli che hanno riscosso maggior successo sul piano delle visite, in modo da fornire una base anche a chi si affaccia per la prima volta qui;
 
A presto.


sabato 22 novembre 2014

WWE Survivor Series 2014 – Pronostici

Ci troviamo dinnanzi ad un altro Special Event assemblato malamente, e che si erge su 2 soli incontri.


Divas Traditional Survivor Series Elimination Tag Team Match: Alicia Fox, Natalya, Naomi & Emma vs. Paige, Cameron, Summer Rae & Layla
Riempitivo che non gode di una costruzione.
Verosimilmente la vittoria andrà al team capitanato da Paige, che vanta nei piani alti una considerazione maggiore rispetto alla Fox, su cui la WWE non ha mai puntato insistentemente nel corso degli anni. Dopotutto, quest’ultima dispone di una scarsa pulizia nelle manovre ed una conduzione dell’incontro insufficiente. E non migliora nemmeno con l’interpretazione, molto innaturale.
Chiaramente, non aspettiamoci nulla sul piano lottato. 
 
WWE Divas Championship: AJ Lee vs Nikki Bella (w/ Brie Bella)
Suppongo che sia giunto il momento da parte di AJ di cedere la corona, per un regno che ormai non propone più sbocchi.
Un’eventuale vincita dell’heel di turno aprirebbe le porte ad un confronto con la sorella, che trovo giusto per il prosieguo della storyline che le coinvolge.
Il feud titolato, ricco di stereotipi, ha visto la riproposizione di schemi abusati.
Dean Ambrose vs. Bray Wyatt
Lo scenario che ha visto Wyatt attaccare il suo sfidante lo scorso mese è insensato, e testimonia come la WWE non riesca più a creare un equilibrio anteponendo la logica narrativa (avremo modo di tornare sull’argomento). Segmenti simili andrebbero proposti solo con una storia adeguata alle spalle.
Inoltre la faida non è proprio decollata, sintomo di una scrittura pessima.
In quello che costituirà il primo round, la vittoria andrà a Wyatt, pur necessitando entrambi di un’affermazione. 

WWE Tag Team Championship: Goldust & Stardust vs The Usos vs. The Miz & Damien Mizdow vs. Los Matadores
Tanto comedy e innumerevoli spot: ecco cosa ci attende.
L’incontro potrà anche assestarsi su un buon livello, ma è stato presentato malissimo. L'esito anche in questo caso sembra scontato, ma non bisogna dimenticarsi di come i campioni siano stati messi da parte ultimamente, senza ulteriori sviluppi nella loro caratterizzazione.
Questo potrebbe spingere i dirigenti su Miz e la sua controfigura, che hanno dimostrato di lavorare bene nelle scorse settimane, divenendo sempre più over.
Un premio che potrebbe sfociare nei titoli di coppia, ma anche nello split.
Comunque vada, questa parentesi della loro carriera può considerarsi positiva, dato che erano intrappolati all’interno di character piatti.

Traditional Survivor Series Elimination Match: John Cena, Dolph Ziggler, Erick Rowan, Big Show & Ryback vs. Team Authority Seth Rollins, Kane, Rusev, Mark Henry & Luke Harper
Incontro che poteva essere costruito in maniera maggiormente accattivante, date le grandi forzature, ma andiamo con ordine:
Per quale ragione Cena non rischia nulla? E cosa spinge i suoi compagni a non andare da Triple H per optare verso un tradimento?
Cosa ci fa Rowan lì? Peraltro non ci è mostrato nulla che possa aver compromesso il rapporto con Harper.
Sostanzialmente, è emerso tutto lo scarso spessore che vantano i PG che i wrestler interpretano.
Il risultato, a causa della stipulazione aggiunta nell’ultima puntata di Smackdown, pende dalla parte del Team Authority, che secondo i rumor darà il via ad uno scontro per il controllo della compagnia nei prossimi mesi.
E cercate di non farvi trarre in inganno, quei lottatori con Vince on screen potranno essere riassunti in ogni circostanza. Alla prossima.


sabato 15 novembre 2014

WWE Live In Italy: Novembre 2014 – Report

 
Ebbene sì; quando la WWE torna in Italia, colgo spesso l’occasione per fare un salto, dopotutto, nonostante gli attuali problemi inerenti l’impostazione delle storyline, uno spettacolo dal vivo rappresenta sempre un modo mai banale di spezzare la monotonia.
Pertanto, come avvenuto a maggio, riporto le mie impressioni sull’house show tenutosi venerdì 14 novembre in quel del Mediolanum Forum di Assago, sorprendentemente al completo:
 
 
Sheamus vs Luke Harper (w/ Erick Rowan)
 
Opener della serata, a cui però non ho potuto assistere in virtù dei problemi legati al traffico che abbiamo riscontrato all’esterno del palazzetto.
Tuttavia ho dovuto includerlo per completezza di informazione, in modo da non prendere in giro tutti coloro che fra qualche ora assisteranno allo show di Bolzano.
 
 
Jack Swagger (w/ Zeb Colter) vs Curtis Axel
 
Incontro dal minutaggio scarso penalizzato dal ritmo lento; la storia di esso non è stata raccontata bene, a causa delle dimenticanze di Swagger occorse nel selling.
 
 
Los Matadores & El Torito vs Slater Gator & Hornswoggle
 
Match comedy (sfociato in seguito nel demenziale) che si è rivelato una piacevole sorpresa all’interno della card. Difatti, malgrado i limiti di O’Neil nella conduzione, gli spot presenti hanno reso la contesa scorrevole.
 
 
United States Championship: Rusev (w/ Lana) vs Big Show
 
Posso affermare senza alcuna esitazione che il campione (venduto esattamente come agli americani) non merita il ruolo che da qualche mese sta ricoprendo, e non solo per la poca espressività di cui è dotato, ma soprattutto a causa dell’inserimento in uno specifico contesto sociale, che lo rende poco realistico. Manca inoltre nel rapporto coi tifosi.
L’unica nota positiva è costituita da Lana, che contribuisce ad attirare heat su di sé. 
Show d’altro canto è andato subito over, in un segmento piuttosto scarso a livello lottato e poco curato, sicuramente non conforme a quello che dovrebbe essere uno dei “Top Matches”.
 

AJ Lee & Brie Bella vs Paige & Nikki Bella
“Oh mamma”, “Che roba”
No, non mi sto riferendo alla qualità dell’incontro, bensì a Paige. Queste sono state le mie esclamazioni nel corso dell’entrata.
La britannica non ha comunque ben figurato sul piano della psicologia in ring, assecondando le richieste del pubblico. Cosa voglio dire? Che non ha tenuto fede al suo ruolo da heel.
La sorella di Nikki è stata successivamente esclusa dalla contesa, grazie alla regola imposta dalla sconfitta patita a “Hell In A Cell”.
Quest’ultima è rimasta fuori del quadrato, aiutando le colleghe nella riuscita tramite le proprie taunt, utili a risvegliare il pubblico nelle fasi di stallo.
 
Kofi Kingston & Xavier Woods (w/ Big E) vs The Miz & Damien Mizdow

Incontro comedy decisamente riuscito, con Miz e la sua controfigura che hanno interagito col pubblico in maniera egregia, recitando anche un promo basato sugli stereotipi.
Insomma, dopo l’assurdo push del 2011 (la pulizia delle manovre rimane insufficiente), l’ex Chick Magnet si è ritagliato ugualmente uno spazio nell’economia dello show, facendo emergere le sue doti da intrattenitore.
Woods molto carente sul ring: mi vengono a brividi a pensare che ricoprisse una carica primaria nella X-Division, ed ancora peggio sono i mancati miglioramenti dal 2008 ad ora.
 
John Cena vs Seth Rollins

Mi sento di elevare il main event a showstealer della serata, grazie ad un ritmo buono che ha reso quanto proposto ricco di capovolgimenti e pathos. Penso infatti che Rollins si stia abbastanza adattando agli standard WWE (in passato, quando era in forza alla ROH, ricevette critiche proprio per la scarsa attitudine nel raccontare storie), mentre Cena, pur restando mediocre nel workrate, eccede nello storytelling. I due hanno mostrato una discreta alchimia.

Alla prossima.

domenica 26 ottobre 2014

Detective Conan – I difetti del London Arc


Nelle giornate 11 e 18 di questo mese, sono stati finalmente trasmessi gli episodi di Detective Conan i quali presentano Londra come ambientazione, che l’emittente “Super!” ha lanciato come eventi singoli consapevole del grande apprezzamento di cui godono.
L’articolo di oggi si focalizza su una domanda: tutto ciò è giusto?
La strategia degli emissari è condivisibilissima (sia per lo share che il brand), giacché questa vicenda ha generato grosso interesse fra il fandom, tuttavia occorre menzionare come il London Arc non abbia alcun nesso con la trama. Allora a cosa è dovuta questa popolarità?
A qualcosa che non dovrebbe esistere all’interno di un prodotto giallo: la componente amorosa, vera e propria sottotrama, che risulta invasiva.
Non avrei avuto nulla da ridire se Aoyama avesse usufruito unicamente della figura rimpicciolita del protagonista, invece, allo scopo di vendere qualche copia in più, ha creato un caso pieno di lacune e assolutamente poco realistico. Personalmente, non accetto quando un racconto si snatura, in contraddizione con le pretese iniziali.
Detective Conan, nonostante ormai non proponga più nulla di nuovo, può vantare un’ambientazione ben definita, grazie ai numerosi riferimenti alla cultura giapponese sparsi per tutta l’opera.
In questo caso il contesto è decisamente surreale.
Questo clamore deve far riflettere molti: assistiamo giornalmente ad inutili contrapposizioni in merito a quale produzione sia migliore di un’altra, dimenticandoci, però, che la percezione è soggettiva.
E tutto varia a seconda delle esigenze di una persona. Un prodotto di nicchia, ad esempio, non è sinonimo di opera matura. 


Per coloro che conoscono l’autore, questo potrà sembrargli un notevole passo indietro, visto che in passato è stato in grado di sfornare manga quali Yaiba ottimamente strutturati:

1) Incipit surreale: Cosa ci faceva quella donna in Giappone e cosa l’ha spinta ad invitare nella sua patria degli sconosciuti? Penso che l’unico commento il quale renda giustizia a questa scemenza, sia il seguente: LOL.


2) Assolutamente ridicolo il segmento al telefono, in cui il protagonista rivela di trovarsi a Londra. E vogliamo parlare di Ran che non dice nulla pur udendo la voce di Conan?


3) Le cascate di Reichenbach si trovano in Svizzera. E come potete constatare dall’immagine che ho pubblicato, Aoyama ha visitato Londra per prendere spunti ed ha annunciato la produzione di questo caso sin dal 2003.


4) In Inghilterra la sanità è pubblica, pertanto il movente non ha senso.


5) Come ha fatto Haibara a contattare la famiglia di Shinichi? Inoltre i tempi per l’arrivo a Londra non coincidono assolutamente.


6) Cosa sarebbe successo se Conan non si fosse trovato all’interno della struttura dove stava avvenendo l’incontro di tennis? Il metodo di Minerva è ingegnoso, ma anche limitante e poco credibile.


7) Nella realtà, se una persona si dichiara all’altra, e quest’ultima scappa, di certo non viene preso come un bel segnale. E poi, proprio tramite flashback?
Momento significativo, ma di mediocre intensità e debole sul piano della scrittura.

Ho avuto il piacere di presentarvi il London Arc; forzature, frettolosità, zero approfondimenti e soprattutto personaggi che perdono parte della loro caratterizzazione per adattarsi a contesti veramente assurdi.
L’idea di base era buona, ma non con questa dose massiccia di fanservice.

Voto: 4
Alla prossima.

giovedì 23 ottobre 2014

WWE Hell In A Cell 2014 – Pronostici


Rieccomi per un nuovo Special Event, che dal 2009 non è mai stato preparato in maniera adeguata, risentendone anche sul piano della qualità. Come spesso capitato nel corso degli ultimi tempi, la card non offre alcun reale motivo il quale possa spingere un fan abbastanza navigato all’acquisto.


2 Out Of 3 Falls Match For The Intercontinental Championship: Dolph Ziggler vs Cesaro

Incontro di transizione e meramente riempitivo il cui risultato non è in dubbio: sono infatti fermamente convinto che Ziggler manterrà la cintura, a causa dello scarso apprezzamento di cui gode il suo sfidante.
A mettere altra carne sul fuoco c’è l’ultima esternazione dello svizzero, in cui si dichiara stufo degli incontri fra Orton e Cena. Se questo dovesse comportare un suo depush non mi dispererò, in quanto pur vantando abilità eccelse sul quadrato, nutre ancora grossi limiti come intrattenitore, che difficilmente verranno colmati. Oltre ad essere poco vendibile al pubblico a livello estetico.

Divas Championship: AJ Lee vs Paige (w/ Alicia Fox)

Ci troviamo dinnanzi ad un altro incontro scontato, in virtù della regola che prevede che nessun membro del cast di Total Divas detenga al momento il titolo.
Non raggiungerà vette elevate, e metterà nuovamente in risalto la scarsa chimica che lega le due.


Big Show (w/ Henry) vs Rusev (w/ Lana)

Per Rusev non sarà assolutamente facile imporsi con un personaggio così vecchio, che lo rende poco credibile in partenza (stesso discorso applicabile per Wyatt, guarda caso sparito in mancanza di idee).
Il suo push proseguirà con un ulteriore vittoria, che potrebbe maturare mediante un turn di Henry, in modo permettere ad egli di intraprendere nuove strade, continuando la preparazione verso uno dei prossimi Main Event di Wrestlemania 31, dove il suo avversario sarà Cena.


Brie Bella vs Nikki Bella

Cerco di sorvolare sui miglioramenti sostenuti da molti, giacché le Bellas continuano a non avere basi tecniche; inoltre la conduzione dell’incontro rimane non all’altezza per ambe e la pulizia delle mosse rasenta la sufficienza scarsa.
Opto per una vittoria dell’heel di turno, in quanto lascerebbe aperti scenari migliori in chiave storyline. Soprattutto, permetterebbe alla rivalità di trovare la propria fine in un evento certamente più importante a livello storico come le Survivor Series, attraverso un tradizionale incontro a squadre.


“Winner gets WWE World Heavyweight Championship Match” Hell In A Cell Match: John Cena vs Randy Orton

Incontro privo di una costruzione ma reso maggiormente interessante dal segmento di lunedì, che consentirà al vincitore di affrontare Brock Lesnar nei mesi a venire (verosimilmente alla Rumble).
Non ho timore nell’affermare che il bostoniano prevarrà, ma sono costretto a riallacciarmi al discorso di prima: anche loro non dispongono di una buona alchimia, nonostante Cena sia ottimo e Orton abbastanza penalizzato dal prodotto.


Hell In A Cell Match: Dean Ambrose vs Seth Rollins

Feud banale e pieno di cliché, che a mio avviso è stato elogiato fin troppo.
Ambrose è colui in cui la massa si identifica e vanta un personaggio molto realistico (merito anche del suo grado recitativo), Rollins d’altro canto interpreta un personaggio sciapo e senza una storia da raccontare.
In quello che dovrebbe essere l’incontro conclusivo, la vittoria andrà al primo.


Mi ritrovo a scrivere queste brevi righe siccome ho deciso di non pubblicare più i report pre-PPV, quantomeno non regolarmente.
Trovo che la WWE proponga spettacoli orrendi e privi di qualsivoglia profondità narrativa, che per un fan il quale segue questa disciplina da dieci anni come me, non possono che risultare piatti.
Non biasimo chi prova sensazioni diverse dalle mie, il dato saliente tuttavia è che queste persone non sono ancora maggiorenni.
Tutto ciò accade per via della scarsa concorrenza all’interno dell’ambito americano, che non stimola la famiglia McMahon.
Parlerò nuovamente di wrestling solo quando avrò qualcosa da dire, poiché gli articoli su di esso stanno diventando tutti uguali, nonostante la mia continua volontà di inserire anche nuove riflessioni.
A presto.

domenica 28 settembre 2014

Detective Conan VS Kindaichi Shounen No Jikenbo


Quest'oggi voglio proporvi un confronto fra le due opere gialle più conosciute e rinomate del panorama nipponico, scritte rispettivamente da Gosho Aoyama, e l'accoppiata Kanari / Amagi (vero nome Tadashi Agi).
Si tratta di due manga ancora in corso di produzione, e che figurano all'interno della classifica dei prodotti più ristampati di sempre.

In passato, da persone evidentemente superficiali, sono state spesso messe sul medesimo piano. In realtà, se escludiamo le componenti predisposte del tipo, mi sento senza dubbio di affermare che DC vanta un target più ampio e può tranquillamente essere definito "commerciale".
Non a caso, Aoyama non ha mai disdegnato il fanservice, immettendolo con grande sapienza; in questo sono stati fondamentali diversi fattori (commedia), grazie ai quali ha reso ricco il proprio titolo.
Il primo è la trama: nonostante gli sviluppi avvengano ormai di rado (complice due cose: una struttura buona ma schematica, che la condiziona, e l'apprezzamento di cui Detective Conan gode come settimanale), l'autore può vantare una delle storie meglio costruite dell'ambito shonen, capace di generare interesse e priva di incongruenze. Il punto di forza è rappresentato proprio dai casi che la compongono.
In secondo luogo vi sono le vicende amorose: sappiamo tutti che costituiscono una forzatura in contrasto col genere, tuttavia non si può ignorare come molti legami vengano approfonditi, anche se il modo in cui occorre talvolta denota mancanza di originalità.
Per tutto ciò, tolleriamo maggiormente ad egli le sue ultime produzioni, che hanno evidenziato un calo nella sceneggiatura e scarsa suspense.


In Kindaichi (più splatter, più dramma, casi più lunghi con ritmo narrativo più dinamico e maggiori avvenimenti) il discorso è differente, giacché è incentrato unicamente sulla parte gialla, che viene sviscerata in ogni sua forma.
La soprannaturalità, denigrata da molti, è un elemento ricorrente ma di pura facciata, con cui si gioca spesso.
Vi troverete inoltre davanti a qualcosa di più maturo, introspettivo, e soprattutto emergerà la visione dei creatori nei confronti di un tema di grande rilievo: la giustizia.
Difatti, saranno facilmente riscontrabili personalità dal passato tragico, ricche di paure e angosce, con le quali sarà possibile immedesimarsi. Mediante la loro figura, ci verranno impartiti grossi insegnamenti di natura morale.
Parlare di questo in Detective Conan equivale ad entrare in un campo minato, in quanto vigono parecchi pareri contrastanti per una precisa scelta dell'autore: ossia la caratterizzazione estremamente marcata del protagonista.
A causa di Aoyama (che esprime i suoi pensieri attraverso questo personaggio), sostengo che Shinichi sia penalizzato da un accostamento messo in chiaro sin dall'inizio, quello con Sherlock Holmes.
Da quest'ultimo ha ricavato tutto, anche un tratto caratteriale che impedisce alcuna varietà nei casi.

Difficile parlare dei PG, dato che il raffronto si pone tra due scuole di pensiero diverse che hanno il merito di non essersi snaturate; con la trama in mezzo, DC ha il costante bisogno di introdurne, finendo per lasciare indietro gli altri e risultare piatti. Anche in Kindaichi gli stereotipi non mancano, ma in generale spiccano per aspetti più concreti e reali.
Realistico è anche il ruolo a cui viene relegata la donna nel manga serializzato sullo Shonen Magazine: secondario. Questo sottolinea un lato non edificante della società giapponese, ovvero il forte maschilismo.

Avete ragione, avrei potuto essere più prolisso.
Mi ero prefissato però degli obbiettivi precisi: farvi conoscere le opere elencandone le proprie peculiarità, ma menzionando al contempo i difetti, per un'analisi a tutto tondo.
Si tratta di un articolo scritto unicamente in funzione di una determinata categoria, per la quale i dettagli non sono necessari.
La scelta fra questi prodotti di qualità dipende esclusivamente dalle esigenze di un lettore / spettatore.
Alla prossima.

venerdì 19 settembre 2014

WWE Night Of Champions 2014 – Pronostici


Ben trovati; è davvero brutto constatare come in queste settimane nulla sia cambiato, con gli show che continuano a non presentare una scrittura, riflettendo poco le reali potenzialità del roster.
United States Championship: Sheamus vs Cesaro
Inutile nascondersi, detenere un titolo in quest’epoca significa inevitabilmente subire un appiattimento del proprio character. Sulla base di ciò, non auguro nemmeno allo sfidante di rimpiazzare Sheamus, visti peraltro gli scarsi minutaggi cui vengono spesso affibbiati agli incontri.
In questa circostanza, tuttavia, mi ritrovo costretto a puntare su Cesaro, dato che si tratta del secondo assalto nell’arco di pochi mesi.
Le parole di Vince Russo avranno sortito l’effetto sperato? La collaborazione con Heyman è servita solo a mantenere on screen quest’ultimo.

Triple Threat Match For The Divas Championship: Paige vs AJ Lee vs Nikki Bella

Lieto di sapere che Paige non è stata bruciata, anche se non dispone ancora di una caratterizzazione definita e potrebbe perdere nuovamente il titolo nei mesi a venire.
Già, non penso che questa prima difesa possa riservare sorprese, poiché come sicuramente avrete notato, manca Brie.
La sorella verrà messa in condizione in vincere, e proprio in quel momento interverrà la moglie di Bryan, che permetterà alla loro rivalità di proseguire attraverso una serie di incontri singoli.


Intercontinental Championship: Dolph Ziggler vs The Miz

Confesso di aver trovato priva di logica la scelta di far perdere il titolo a The Miz, che complice un personaggio marcato e banale ma che interpreta bene, sta riacquistando interesse dopo innumerevoli anni.
Soprattutto perché questo è avvenuto con un lottatore col contratto in scadenza già nel 2015 (Si, cari smark, non è previsto alcun push per Ziggler).
Effettuate queste osservazioni, non escludo un nuovo passaggio di consegne.


Tag Team Championship: The Usos vs Goldust & Stardust

Dopo un buon 2013, la categoria sta vivendo un periodo altamente sottotono, con gli Usos che ho spesso predetto perdenti.
Questa volta, pur mantenendo tale premessa, non nascondo le perplessità per due personaggi che necessitano di una scrittura continuativa per non rischiare di cadere nell’anonimato.


Mark Henry vs Rusev (w/ Lana)

Feud impostato in maniera similare ai precedenti, con una tematica vecchia ma efficace con il pubblico, la quale contribuisce a mandare over entrambi i contendenti.
Dati gli imminenti piani previsti per l’ex star di NXT, mi aspetto una sua vittoria con conseguente conclusione della faida.

Roman Reigns vs Seth Rollins

Ennesimo capitolo dell’epopea Reigns / Authority, che porterà il samoano alla vittoria della Royal Rumble e al main event di Wrestlemania, qualora dovesse continuare a riscuotere consensi.
In virtù del risultato conseguito lunedì, atto a tutelarlo, mi aspetto una sua sconfitta. Da menzionare il possibile rientro di Ambrose, che ha recentemente finito le riprese del suo film.

Chris Jericho vs Randy Orton
Incontro che nasce dal nulla e di cui non si sentiva la necessità.
Dopo una serie pressoché infinita di job, Orton tornerà alla vittoria in quel che sancirà la fine dello stint di Jericho. Inutile? Direi proprio di sì, visto che lo stesso Wyatt non figura nella card dell’evento.
Il personaggio però ha decisamente influito.

WWE World Heavyweight Championship: Brock Lesnar vs John Cena

Comincia a sentirsi il peso dell’assenza di Lesnar.
Triple H infatti ha provato ad indire un nuovo sfidante, dubitando delle reali possibilità di Cena; un mero espediente narrativo utilizzato per riempire gli spettacoli, a causa dalla mancanza del campione.
Ho comunque apprezzato i segmenti fra lo sfidante e Heyman: come molti sostengono, il momento per turnare il bostoniano sarebbe giunto. In questo caso la WWE si è limitata a sottolineare la presenza di due fazioni contrastanti sul piano del tifo, per poi far trasparire un messaggio significativo: Cena non turnerà, a maggior ragione oggi dove gli altri Top Face non offrono garanzie.
Senza scordare il discorso legato al merchandising.
Lesnar vincerà a fatica e non assisteremo ad alcun incasso, altrimenti l’angle dello scorso mese perderebbe valore. E francamente non nutro interesse per il regno dell’ennesimo heel stereotipato.

In attesa di tempi migliori, vi saluto.

lunedì 4 agosto 2014

Lupin III VS Detective Conan – The Movie

 
Distribuzione: Sale Cinematografiche
Paese: Giappone
Anno: 2013
Durata: 1 h e 50 m
Regia: Hajime Kamegaki

A distanza di circa 5 anni, ci viene proposta una nuova vicenda riguardante le principali opere di Monkey Punch e Gosho Aoyama; dopo lo straordinario successo avvenuto in termini di ascolto nel 2009 su Nippon Television e Yomiuri TV, questo sequel (sono presenti un sacco di riferimenti) approda nelle sale cinematografiche del Sol Levante. Pertanto in futuro vige anche la remota possibilità di vederlo doppiato nella nostra lingua, malgrado il fenomeno degli anime sia scemato all’interno del panorama televisivo italiano.
Confesso di essere restato deluso la scorsa volta, poiché mi aspettavo qualcosa di maggiormente elaborato sul piano della trama. Le mie aspettative erano molte alte.
Esperimento riuscito, dunque?
Per capire appieno il mio pensiero bisogna partire da una provocazione lanciata dal fandom del ladro gentiluomo: era meglio selezionare qualcosa di differente? Probabilmente no.
Nel discorso non rientra solo quello che ho potuto ammirare nel crossover, poiché Detective Conan può ancora offrire molto sul piano commerciale.
Stiamo parlando di un’opera logora, ma che resta fra le più viste in terra nipponica, grazie ad un’anime particolarmente remunerativo. E nonostante i vent’anni di serializzazione, è uno dei prodotti di punta dello Shonen Sunday.
I dati di acquisto del manga, pur non essendo nemmeno l’ombra di quelli degli esordi, sono stabili da tempo.
Innumerevoli segmenti testimoniano come non si discostino molto, giacché la realtà è ben definita in ambe ed i personaggi sono in grado di intersecarsi bene senza risultare banali, visto che i mondi presentano analogie.
Se nel primo le interazioni fra i PG si rivelarono una delle poche note positive, qua possiamo senza dubbio affermare che sono state rese al massimo anche sul piano dei dialoghi.
Inutile dire che non condivido le critiche a favore della gestione di essi.
Per una volta è presente dell’equilibrio, e seppure nessuno sia stato approfondito a dovere, i personaggi vengono trattati per ordine di importanza, adattandosi in modo naturale al contesto grazie alla delineazione delle proprie aspirazioni, che emergono in svariate occasioni e sempre diversamente. Insomma, la maggior parte è funzionale ed occupa un ruolo specifico.
 
Anche se superficialmente, viene esposto il tema della libertà, che traspare grazie alle figure di Fujiko (fastidioso il fatto che conosca senza alcuna spiegazione tutto ciò che concerne Haibara), Alan e Emilio (poteva essere analizzato di più sul piano psicologico, ma di fatto resta in grado di suscitare interesse in quanto tormentato).
Molti potrebbero storcere il naso visto che ha certamente radicazioni profonde ed è stata ostacolata molto nel corso del tempo, tuttavia ho apprezzato il messaggio inviato: è valida fino a quando non va ad intaccare la libertà di un altro.
La struttura narrativa, semplice e banale, vede la riproposizione di scelte già viste in passato per entrambi i franchise, divenuti sempre più commerciali.
Generalmente uno dei veri problemi della narrativa contemporanea, è rappresentato dal modo in cui viene manifestata la concezione della realtà, che si riflette su tutto il resto.
Anche questa volta non mancano forzature, le quali purtroppo risultano fondamentali affinché la storia evolva. Questo surrealismo passa mediante l’eccessiva esaltazione dei personaggi e qualche scena d’azione.
In tutto ciò, la trama, sviluppata in maniera costante, non spicca per originalità ma risulta efficace, con la componente comica immessa sapientemente per permettere allo spettatore di rilassarsi. Non diffidate, la serietà non si perde mai.
Animazioni buone e disegni validi danno vita ad un comparto tecnico di assoluto livello.

Complessivamente, reputo questo film riuscito; vive di momenti coinvolgenti ed è godibile sotto ogni aspetto.
Voto: 7

Vi comunico che, a causa delle vacanze, non rilascerò l’articolo inerente i pronostici per Summerslam 2014. Verosimilmente, potrei scrivere una recensione dell’evento, ma si tratta di eventualità da valutare. In ogni caso, tornerò.
Alla prossima.


venerdì 18 luglio 2014

WWE Battleground 2014 – Pronostici



Questa volta evito qualsivoglia considerazione riguardante il prodotto; purtroppo la qualità in WWE è altalenante, ed i booker sono incapaci di lavorare su più fronti.

Kickoff Match: Cameron vs Naomi

Incontro che permetterà alle due di intraprendere una carriera singolarmente. Scelta giusta per un PG insipido il quale non aveva più senso di esistere.
Posso senza dubbio affermare, che otterranno risultati e gratificazioni differenti.
Difatti per Naomi il titolo non tarderà ad arrivare (i piani prevedevano una sua vittoria già a marzo), mentre Cameron, verosimilmente occuperà un ruolo da jobber.
Alla luce di questo, il pronostico è a senso unico.


Jack Swagger (w/ Zeb Colter) vs. Rusev (w/ Lana)

Con questo feud ritorniamo al discorso inerente la scarsa attualità del prodotto, peraltro si è vista grande banalità sul piano delle tematiche.
Il turn di Swagger è perfettamente riuscito; grazie anche alla figura di Colter, il ragazzo sta recuperando credibilità ed è over.
Mi auspico che questo possa rappresentare un punto di partenza, poiché, pur essendo un worker onesto, gli è stato affibbiato un personaggio concreto.
Tuttavia, presumo che per Rusev sia solo un avversario di transizione, pertanto pronostico una sua vittoria.
Nel complesso, reputo comprensibile il suo push: la WWE come multinazionale specializzata nell'intrattenimento, deve necessariamente proporre uno show variegato, e dopo innumerevole tempo va effettuato un rinnovamento. Considerato soprattutto che con Big Show ed Henry in questo momento non hanno idee.

Chris Jericho vs Bray Wyatt

Si sta concretizzando quello che molti temevano; come ho già detto in più circostanze, la Wyatt Family necessita di una buona scrittura per emergere, cosa cui la WWE non garantisce da qualche anno.
Oggi come oggi, sono ripetitivi e le aggressioni di Harper e Rowan rendono questi segmenti fini a se stessi.
Senza contare che il job di Jericho non permette più a nessuno di effettuare un salto, in quanto abusato.
Quasi certamente si tratterà di una serie di incontri, con affermazione finale di Wyatt, per cui pronostico una vittoria del rientrante Y2J.

Battle Royal For The Intercontinental Championship

Paradossalmente, vedo Cesaro come l’unico possibile vincitore. E sono dell’idea che sul suo stint con Heyman abbia pesantemente influito il cambiamento dei piani occorsi per Summerslam.
Fra l’altro, quest’ultimo ha dimostrato ulteriormente di non essere in grado di aiutare i talenti da valorizzare, poiché tende a oscurarli.
Il suo assistito si presenta favorito poiché al momento non dispone di una storia, e reputo i job concessi nell’ultimo periodo solo un modo per rendere l’incontro incerto.

Divas Championship: AJ Lee vs Paige

Per il momento aspetto a esprimere giudizi.
Vince McMahon si è detto insoddisfatto del regno della britannica, tanto da catalogarlo come disastroso.
Effettuata questa premessa, dico che la faida proseguirà certamente con un turn heel dell’ex campionessa. Affinché ciò avvenga, è necessaria una sua sconfitta.
Tutto sommato l’idea di fondo è buona, poichè permetterà al suo personaggio di evolvere, tuttavia l’eventuale riconquista del titolo influirà pesantemente sull’esito di tutto.
Il rischio di bruciare la ventunenne, è altissimo.

Seth Rollins vs Dean Ambrose
I miglioramenti compiuti da Rollins sono evidenti, ma temo che possa ritrovarsi schiacciato dalla figura di HHH, come accaduto anche ad Orton.
Ambrose d’altro canto gode di un personaggio atipico da face, di cui in questo momento c’è senza dubbio bisogno. Mediante gli interventi di quest’ultimo ad ogni tentativo di cash da parte di Rollins, la WWE ha saputo delineare un quadro efficace, nonché utile anche per i mesi a venire.
Punto su una vittoria dell’ex Moxley.

Fatal Four Way Match For The WWE World Heavyweight Championship: John Cena vs Kane vs Randy Orton vs Roman Reigns
Rimango alquanto perplesso dalla costruzione di questo incontro.
L’Authority ha cercato in tutti i modi di estromettere Reigns dal Ladder Match per l’assegnazione del titolo a MITB, e gli consegna un posto all’interno di questo?
Inoltre vedere la suddetta fazione che si contrappone a Cena non ha alcun senso, poiché egli rappresenta il tipico prodotto che la compagnia cerca da sempre.
Insomma, rinnovo le perplessità. In WWE non si riesce più a creare un equilibrio logico.
Ovviamente il campione manterrà il titolo, per dare il via alla costruzione del main event di Summerslam, che lo vedrà contrapposto a Lesnar.

Chiudo l’articolo con un tributo nei confronti di Santino Marella, che si è recentemente ritirato.
Wrestler rovinato dal comedy? No, salvato.
Alla prossima.

lunedì 14 luglio 2014

Finale Mondiale 2014 – Cronaca di una vergogna

 
Inutile nascondersi, la finale di un campionato del mondo è un evento che richiama sempre un numero considerevole di persone da tutto il mondo.
Tuttavia, sarebbe lecito aspettarsi uno spettacolo degno di questo nome.
Colgo l’occasione per i fare i miei complimenti a Jim Boyce, presidente del comitato arbitrale. Soprattutto per la fallimentare designazione di Nicola Rizzoli alla finale.
Nulla di nuovo sotto il sole, il bolognese si è reso protagonista di una prestazione sottotono, denotando pressione e mancanza di personalità quando occorreva espellere la gente.
L’intervento del portiere del Bayern al minuto 57°, assolutamente scomposto, meritava una sanzione ed il rigore.
Lo stesso dicasi a favore delle azioni compiute da Aguero nel primo tempo supplementare.
Ritorniamo però al discorso della sudditanza psicologica, decisioni simili avrebbero letteralmente cambiato l’inerzia della partita.
Già, ma purtroppo dimentico che la gente si beve tutto quello che la Rai propina.
A tal proposito, Dossena incommentabile.
 
Sul piano del gioco, una Germania propositiva, ma che rispetto alle ultime uscite si è dimostrata meno concreta, sotto quest’ottica determinante comunque l’ingresso di Schürrle.
Inoltre ottimi Lahm, Boateng e Schweinsteiger; quest’ultimo un vero e proprio combattente capace di garantire equilibrio e sostanza.
Menzione d’onore per Neuer, un portiere che per tutta la competizione, con la propria completezza, ha legittimato lo status di numero al mondo.
Nello specifico, ha la capacità di leggere una partita, decidendo quando intervenire.
L’Argentina d’altro canto ha confermato la buona organizzazione, tuttavia paga un attacco poco all’altezza, con Higuain e Palacio che, in questa serata, rappresentano i simboli della decadenza del nostro calcio giocato. Due errori imperdonabili.
Sul paragone, Messi – Maradona ritengo siano state spese fin troppe parole; molti non capiscono che lo sport che amano si è evoluto.
L’unico appunto che si può fare a Leo, è sul piano caratteriale. Diego era un trascinatore e guidava la squadra col proprio carisma.
Il suo fallimento è imputabile unicamente al modo in cui gioca la nazionale di Sabella.
Lungi da me sminuire la sua immensa classe, ha offerto qualche apertura interessante e quando accelerava, era micidiale.

In linea di massima, mi sento di affermare che la Germania meritava questo trofeo, in onore della propria longevità nell’arco delle competizioni tenute negli ultimi anni e ai forti cambiamenti attuati all’interno del panorama tedesco all’inizio del nuovo secolo, con l’imposizione delle accademie.
Se ci dovessimo basare unicamente su questa partita, però, avrebbe meritato la nazionale sudamericana, nonostante l’errato cambio Lavezzi – Aguero e una leggerezza difensiva sul gol di Gotze (pareggiata dall’errore tedesco non concretizzato da Higuain nel primo tempo).

A nessuno stimolava il pensiero di un Argentina campione in terra nemica?
Si sarebbe trattato di uno smacco per i brasiliani. Organizzi il Mondiale in patria con l’intento di vincerlo, rimedi diverse figure provinciali, e come se non bastasse, vincono i tuoi peggiori nemici.
Di fatto resterà solo uno scenario su cui congetturare nel corso dei prossimi tempi.
Cerchiamo in ogni caso di apprezzare lo spirito verdeoro, sostenevano chi li aveva umiliati.
Per la serie “il vero carnevale”.

E poi, ci sono gli italiani.
La cui maggior parte tifava una nazione che per anni ha ridicolizzato il nostro popolo e che ci disprezza.
Esempi? Uno è presente in alto, ma posso citarvi anche una testata giornalistica del giorno antecedente alla finale di Champions League del 2010 fra Inter e Bayern.
“Stereotipi”, direbbe qualcuno, ma il rimando alla Mafia fu chiaro.

Insomma, programmazione e serietà, componenti sempre meno riscontrabili da noi, ma la speranza di superarli nuovamente in futuro, è viva.
A presto.


martedì 1 luglio 2014

Repubblica: “La legge anti-pedofilia risparmia i manga”

 
Il titolo fa riferimento alla testata dell’articolo rilasciato sul noto quotidiano lo scorso 19 giugno.
Che potete consultare qua.
Per una volta, ho deciso di scendere in campo al fine di difendere la “nostra” categoria, per anni bistrattata. Naturalmente nei limiti del possibile.
Nulla di nuovo sotto il sole, affermerebbe qualcuno, ma di certo è innegabile come Giampaolo Visetti si sia basato su un tipico luogo comune. Pertanto approfitto per dire che generalizzare è sbagliato in ogni contesto.
All’interno viene messo in chiaro sin da subito che la parola “manga” significa “immagini stravaganti”, quando in realtà con questo termine ci si riferisce unicamente alla nona arte, ovvero il fumetto giapponese.
Nel nostro paese c’è sempre stata estrema cautela con questo genere di prodotti, a detta di molti diseducativi e volgari.
Personalmente penso che abbia influito in maniera negativa anche il modo attraverso cui sono stati proposti per anni sulle varie emittenti televisive, con modifiche dei dialoghi ed un sacco di censure. L’intento di renderlo qualcosa di adatto solo ad una fascia d’età bassa, era palese.
I manga presentano varie analogie con un genere letterario molto conosciuto, vale a dire le fiabe.
Esse tendono a narrare percorsi di crescita o storie con insegnamenti dal carattere morale, ma la prima grossa influenza, è costituita proprio dal mondo reale.
Su ogni storia incide il periodo in cui viene scritta, e collega i lettori con un mondo che non comprendono pienamente sottolineando le paure e le esigenze.
Le accuse che solleva il giornalista, appaiono subito sterili: difatti all’interno del panorama nipponico sono presenti diversi tipi di racconti inerenti il fumetto, i quali indirizzano il lettore e permettono ad egli di scegliere ciò che più ritiene adatto per se.
Le componenti di cui parla, quantunque proposte anche in maniera discontinua, descrivono la natura dell’essere umano da una prospettiva particolare.
Non si limitano ad intrattenere, ma assumono un valore pedagogico giacché sono coadiuvate ad un’incredibile varietà sul piano delle tematiche, dal migliore al peggiore.
Insomma, gli autori forniscono la propria interpretazione della realtà.
 
In Giappone, nonostante il persistente tradizionalismo, tramite questo settore (le cui stime dovrebbero aggirarsi attorno ai 5,5 miliardi) sono riusciti a risollevarsi dalla seconda guerra mondiale ed hanno trovato un nuovo modo per combattere le discriminazioni sociali.
In Cina vengono intruppati, in Francia vantano il primato a livello educativo; qua in Italia d’altro canto non facciamo niente. Pertanto certi comportamenti, figli di innumerevoli motivi, dovrebbero essere accolti in maniera diversa.
Voglio concentrarmi su una cosa: in molti attribuiscono al giornalismo una delle principali cause della situazione attuale del nostro paese. Francamente mi ritrovo in quelle parole.
In questo caso un argomento complesso quale la pedofilia fa da sfondo, allo scopo di condizionare il popolo italiano. Tutto viene enfatizzato, e l’informazione perde ogni qualsivoglia forma di validità.
Presumo sia questo il destino dei propri contenuti una volta ottenuti dei contratti onerosi con determinati sponsor, o sbaglio?
Cosa manca, dunque? L’equilibrio.
 
Inoltre spiegatemi in base a quale criterio un corrispondente di Pechino possa occuparsi di temi riguardanti un altro stato. Perché è questo che Visetti ha fatto.
Noi estimatori di questo prodotto puramente catartico abbiamo ben poco da recriminarci, questa vicenda ha messo in luce ulteriormente l’ipocrisia di una fetta consistente del sistema mediatico.
Alla prossima.

giovedì 26 giugno 2014

WWE Money In The Bank 2014 – Pronostici

Dopo l'insufficiente Payback, siamo arrivati a MITB: sta avvenendo un lieve miglioramento negli show settimanali, è innegabile, tuttavia trovo che risultino essere ancora penalizzati dalla mancanza di storyline.
A mio avviso, anziché criticare altre realtà che almeno si sforzano, bisognerebbe dare maggiori responsabilità alla WWE, anche se è da tempo che vige mediocrità all’interno del panorama delle major americane.


Money In The Bank Ladder Match: Seth Rollins vs Dean Ambrose vs Kofi Kingston vs Jack Swagger vs Dolph Ziggler vs Bad News Barrett vs Rob Van Dam

Piccola premessa sul turn di Rollins dato che non ho avuto modo di parlarne: assolutamente senza senso.
Se da un lato Triple H priva lo Shield di colui che ha tenuto la fazione unita anche in momenti difficili, dall’altro non si riesce a capire per quale motivo Seth debba unirsi a coloro contro cui ha combattuto solo un giorno prima.
Non è avvenuta alcuna evoluzione all’interno del suo personaggio, solo un semplice colpo di scena.
Verosimilmente non l’avrei turnato, dato che il personaggio ruota attorno alle manovre spettacolari (anche se rimane incredibilmente limitato), e si tratta di uno stile certamente più adatto ai face per ottenere pop.
Per quanto concerne l’incontro in sé, confesso di ritenere la valigetta un sistema abusato.
Non crea talenti, bensì solo storyline nell’immediato.
I candidati più accreditati rimangono Rollins e Ambrose; che tuttavia potrebbero annullarsi a vicenda e favorire Barrett, finalmente over in questo nuovo stint e che vanta innumerevoli sostenitori all’interno della compagnia.
Tutti gli altri sono stati immessi al fine di favorire lo spettacolo mediante gli spot.

Rybaxel vs Goldust & Stardust
Pensavamo inconsciamente di trovarci davanti ad uno dei pochi split costruiti degli ultimi anni, invece abbiamo constatato che i segmenti di cui si sono resi protagonisti erano solo funzionali a proporre Cody sotto una nuova veste.
Scelta banale ma che può aiutarlo per sopperire allo scarso carisma.
Sicuramente porteranno freschezza nella divisione di coppia, ma si tratta di una cosa destinata a scomparire in breve tempo se non dovesse essere coadiuvata da una buona scrittura.
Che in WWE non c’è da tempo. Pronostico una loro vittoria.

Divas Championship: Paige vs Naomi

Il regno di Paige vive in funzione del ritorno di AJ Lee.
Solo in quella circostanza avremo modo di capire di quale fiducia gode l’inglese, visti i rumors usciti ultimatamente.
Come accaduto con Alicia Fox (che a Payback ha dimostrato ancora una volta di non essere in grado di condurre un incontro), tremo al pensiero di Naomi campionessa, date le scarse capacità in ring. Ma presumibilmente gli smark non concorderanno.


Ladder Match For The WWE World Heavyweight Championship: Alberto Del Rio vs Bray Wyatt vs Cesaro vs Sheamus vs Randy Orton vs Roman Reigns vs Kane vs John Cena
Avrei qualcosa da ridire in merito al numero dei partecipanti.
Come ogni anno, gli spazi di ognuno saranno frammentati e a livello meramente lottato, non assisteremo a molto. Mi aspetto comunque un booking oculato.
Per la vittoria pronostico John Cena: sappiamo tutti che si tratterà di un regno di transizione, pertanto nomi nuovi come Cesaro, Reigns e Wyatt, vanno immediatamente esclusi, dato che sussiste il rischio di bruciarli.
Sheamus detiene già un titolo e non tornerà in zona Main Eventing fino a quando non avrà turnato, Del Rio è quello meno considerato (come testimoniano i pin subiti), Orton l’ha perso da poco.
Insomma, da qualunque lato si voglia vedere la questione, è l'opzione migliore: in alternativa lascio uno spirale aperto su una possibile vincita da parte di Kane, il quale riprenderebbe la costruzione di quanto iniziato con Bryan.
Prima di chiudere, ci tengo ad augurare il meglio ad Vickie Guerrero, che ha lasciato la federazione lunedì scorso.
Nel corso di questi 8 anni ha dimostrato una grande forza d’animo, e grazie ai consigli dei colleghi (specie Edge, che l’ha aiutata sul piano della psicologia), è riuscita a restare over per tutto questo tempo.
Alcuni ricercano la causa nella voce fastidiosa, altri nelle sue doti come intrattenitrice, resta il fatto che si tratta di un risultato agognato da molti.
In settimana è pure avvenuto l’anniversario di morte della famiglia Benoit; non voglio addentrarmi in discorsi con riferimenti morali, reputo comprensibile l’oscuramento di Chris, visto che la WWE è una multinazionale quotata in borsa e che produce una forma di intrattenimento indirizzata principalmente ai bambini (senza contare della possibile perdita di sponsor corredati a ciò e le critiche dei media), tuttavia desidero manifestare il mio apprezzamento nei confronti del lottatore, di cui consiglio l’incontro con Angle alla Royal Rumble 2003.
Alla prossima.


mercoledì 4 giugno 2014

Top 5 – Shonen Manga Moments


Oggi inauguro un nuovo tipo di articolo, per permettere ai lettori di conoscere meglio ciò che ho letto nell'arco degli anni.
Nello specifico menzionerò i 5 contesti che mi sono rimasti più impressi e che ho seguito con maggiore interesse.
Naturalmente è inutile dire che la scelta di essi, è puramente soggettiva.


5° Posto: Il confronto fra Kurapika e Ubo (Da “Hunter x Hunter” di Yoshihiro Togashi, saga di York Shin City)


Potevo includere di meglio? Probabilmente sì.
Ma questa è significativa poiché qui sono emersi per la prima volta i progressi compiuti da Togashi e la straordinaria capacità di egli di immettere contorni di vario genere all'interno delle proprie opere.
Contrariamente a quella che lo ha consacrato, in HxH la psicologia dei PG traspare anche attraverso i pensieri e le parole adottate. E si tratta di una cosa che in Yu Yu risaltava meno, poiché traspariva solo mediante ciò che essi compivano.
Come alludevo, il tutto è valorizzato da un'ambientazione horror. Difatti se precedentemente siamo abituati a contesti ricchi di divertimento e la presenza di espedienti narrativi comuni alla maggior parte degli shonen battle, in questo caso l'autore sfodera il meglio di sé proponendo una situazione di grande suspense.
Da brividi.


4° Posto: La morte di Hideyuki Makimura (Da “City Hunter“ di Tsukasa Hojo)

Tsukasa Hojo è l'esempio massimo di come un autore possa fidelizzare il proprio pubblico anche disegnando molte storie slegate fra di loro.
Il merito di questo? Personalmente sono sempre rimasto ammaliato dal grande realismo che ha saputo imprimere.
In City Hunter sono facilmente riscontrabili un sacco di citazioni all'epoca in cui è stato serializzato, e lo stile dei suoi disegni, vanta un dinamismo incredibile. E' un prodotto godevole e raramente noioso.
Ho selezionato questo momento poiché, narrativamente parlando, ha il compito di inserire in maniera stabile, la figura di Kaori. Ovvero la protagonista femminile.
Da quell'istante l'autore darà sfogo a tutta la propria vena comica, giocando sull'immedesimazione dei lettori.


3° Posto: Ricordi (Da “Kaito Kid” di Gosho Aoyama)


Come ben saprete, Aoyama ha esercitato una grossa influenza su di me. Probabilmente non avrei un blog, o, senza essere drastici, non tratterei determinati argomenti all'interno di esso.
Tuttavia ha molti difetti. E gli rimprovererò sempre di aver immesso nella sua opera principale, vicende amorose trattate in maniera estremamente ripetitiva, che in Giappone (purtroppo) tendono ad essere apprezzate da una fetta importante del fandom. Quindi perchè proporre qualcosa di più complesso e che conosci poco quando gli schemi collaudati funzionano perfettamente?
La componente amorosa riveste un ruolo importante anche in un manga in pausa da innumerevole tempo, e che l'autore ha spesso pubblicizzato in Detective Conan tramite la scrittura di casi i quali prevedono la presenza di personaggi non appartenenti a quell'universo.
Il contesto in questione è famigliare anche agli affezzionati dell'anime italiano di DC, non solo per la presenza del loro protagonista, bensì perchè questa storia contribuisce alla composizione dello special 219, tradotto barbaramente dalla Merak col titolo de “La leggenda di Furto Kid”.
Nell'arco di tutto questo tempo, rimane l'unica situazione a sfondo amoroso da lui prodotta che mi ha colpito.
Il motivo? Molte presenti in Detective Conan sono forzate e irreali, ed i personaggi perdono parte della loro caratterizzazione per adattarsi a segmenti penalizzati dalla voglia di protrarre.
Come dico sempre, per essere compreso a fondo il personaggio di Kaito va letta l'opera con cui Aoyama ha esordito nel panorama nipponico. Qui ci viene mostrato come lui non abbia dimenticato gli insegnamenti del padre e quanto sia importante il rapporto con Aoko, rievocando un'esperienza passata. Ed il gesto stesso da lui compiuto e presente nell'immagine che ho pubblicato, è un riferimento alla figura di Toichi.
Può sembrare banale, ma è semplice e mi ha saputo coinvolgere.


2° Posto: Il sacrificio di Minato e Kushina (Da “Naruto” di Masashi Kishimoto, saga del controllo del Nove Code)

Questo spezzone è tratto da quello che a mio avviso può definirsi l'ultimo grande lavoro di Kishimoto. Difatti mi aggrego alla delusione dettata da una saga finale caratterizzata dall'incoerenza.
In questo caso però c'è poco da dire, l'autore non ha mai brillato quando si è cimentato con gli approfondimenti psicologici, ma a livello emotivo, sa impressionare il lettore.
Per i modi in cui è avvenuto, si tratta anche di un manifesto a sfavore dell'egoismo.
A mio avviso è difficilmente eguagliabile.


1° Posto: Il flashback di Hiei (Da “Yu Yu Hakusho” di Yoshihiro Togashi, saga dei Tre Re)


Mi sono già espresso nell'articolo apposito: Togashi ha saputo delineare in maniera perfetta il carattere di ognuno dei suoi co-protagonisti, facendogli intraprendere dei percorsi di grande crescita. Cosa di certo non apprezzabile ovunque.
Perchè ho deciso di premiarlo? Perchè nonostante la scarsa qualità dei disegni, ho atteso questo momento per due saghe intere.
E quando l'ho finalmente letto, l'ho adorato.
Gode di estrema profondità ed ha il compito di definire la figura di Hiei.
La solitudine, il disprezzo per il villaggio che l'ha ripudiato, la ricerca della sorella e la gemma, il mutamento del proprio carattere. Insomma, senza di esso, forse non sarebbe il mio personaggio preferito.
Gli approfondimenti proposti prima dell'annuncio dell'inizio del torneo (sottolineati poco dal fandom), tendono in parte a smorzare l'attenzione circa l'inconcludente finale. Quantomeno per me.


Vi do appuntamento alla prossima.

giovedì 29 maggio 2014

WWE Payback 2014 – Pronostici


Eccomi nuovamente per il primo dei due Special Event previsti per giugno; quello in questione presenta varie storyline e feud il cui esito dipende dai piani della WWE con i talenti, pertanto, ammetto di nutrire una buona dose di hype. Questo nonostante la scarsa attualità del prodotto, che affiora in diversi incontri.
Inoltre va sottolineato che l'Allstate Arena potrebbe incidere, positivamente o meno, sulla riuscita di molti di essi. E sappiamo che il contesto va tenuto in considerazione nell'analisi di un incontro.
Buona lettura.

Kickoff Hair vs Mask Match: Hornswoggle vs El Torito

Mi sono già espresso lo scorso mese, e francamente non ho voglia di perdere tempo per un incontro che in Italia non verrà neanche irradiato.
Togliere la maschera ad El Torito significherebbe snaturare il personaggio dei Matadores, cui peraltro usfruiscono indirettamente di essa durante la loro entrata.
Per questo il pronostico è ancora una volta a favore del wrestler face.


United States Championship: Sheamus vs Cesaro (w/ Paul Heyman)
Primo incontro dal risultato incerto.
Sheamus è stato finalmente riesumato dopo non aver mai ricoperto ruoli di rilievo dal ritorno alla Rumble. Tuttavia resta un personaggio scialbo e che necessita di una buona scrittura per emergere.
Su Cesaro d'altro canto riconfermo le impressioni dello scorso mese: è meno over col pubblico e le continue esternazioni di Heyman in merito alla Streak, se da un lato lasciano aperto uno spirale per un eventuale scontro con Brock, dall'altro tendono a mettere terribilmente in ombra la sua figura.
A tutto ciò si aggrega un lavoro al microfono inesistente ed una caratterizzazione molto povera. Non condivido comunque le affermazioni di chi sostiene che era meglio lasciarlo nei Real Americans, perchè ruotano attorno a Colter.
In ogni caso, aldilà delle varie perplessità, sono abbastanza sicuro del fatto che questo incontro è un possibile showstealer della serata.
E francamente spero riprendano in mano la costruzione iniziata lunedì scorso con Cesaro che si concentra sulla testa del campione. Un segmento che ho apprezzato per l'ottimo sell da parte di quest'ultimo.
Non escludo che possa cedere il titolo a favore dello svizzero per poi unirsi all'Evolution in sostituzione di Batista (impegnato fino ad agosto nella promozione dei suoi film), segnando così un suo nuovo stint da heel, di cui si parla da tempo, tuttavia è altresì vero che se Cesaro dovesse essere impegnato con Lesnar a Summerslam, il titolo gli servirebbe a poco.
Dico Sheamus.

Divas Championship: Paige vs Alicia Fox
Il fatto che la WWE abbia deciso di riproporre Alicia Fox dimostra come al momento non vi siano alternative valide nelle fila delle heel.
Quest'ultima si presenta al PPV senza credibilità. Questi segmenti interpretati male e che riprendono la costruzione passata di altre Divas, non servono a molto se non sono coadiuvati da delle vittorie. Questo dimostra come non vi sia un booking a lungo termine per la divisione femminile, difatti fino allo scorso mese è stata trattata da jobber.
Che i dirigenti non siano soddisfatti della posizione attuale di Paige, si evince da vari fattori, come la continua riproposizione dei promo inerenti al suo debutto o dagli attacchi sleali da parte delle altre ragazze. Atti a farle ottenere pop.
Di sicuro non è over, ma reputo ugualmente questi angle fini a se stessi. Ciò che influisce davvero è il modo in cui proponi le Divas, cosa che purtroppo in questi anni è stata fatta abbastanza male.
Mi aspetto una riconferma dell'inglese ed un conseguente ritorno nell'anonimato da parte della rossa. Ennesima soluzione transitoria.


Big E vs Rusev (w/ Lana)
Innanzitutto il cambiamento occorso al personaggio di Rusev è fortemente sollecitato dall'odio di cui gode Putin in questo momento; si tratta di un modo per cercare di mandarlo over.
Ad oggi nutro dei dubbi sulla concretizzazione dell'idea, difatti non ha molto carisma, anche se sotto questo aspetto la presenza di Lana è fondamentale.
Per il resto, mi riaggancio a quello che ho affermato all'inizio, ovvero la scarsa attualità del prodotto.
Il personaggio dell'invasore l'abbiamo visto troppe volte in WWE, e francamente ho trovato forzata anche la decisione di proporre Big E come rappresentante degli Stati Uniti, facendogli addirittura sventolare una bandiera.
Insomma, la WWE fatica a presentare un programma fresco ed al passo coi tempi, e questa cosa non si riflette solo su questo feud.
La vittoria andrà a Rusev.

Intercontinental Championship: Bad News Barrett vs Rob Van Dam
Nonostante si siano concentrati poco su questa rivalità, Barrett beneficerà di questa vittoria ed il pubblico di Chicago lo aiuterà nell'andare ancor più over.
Contrariamente, sono sicuro che l'incontro sarà evitabile: i limiti di Barrett sul ring sono evidenti, così come è evidente che RVD non sia più quello di un tempo. Peraltro hanno un precedente recente in cui hanno dimostrato di avere una scarsa alchimia.
Mi preparo al peggio.

Last Man Standing: John Cena vs Bray Wyatt
Spero possa trattarsi del capitolo finale, la storyline si sta impoverendo sul piano delle tematiche.
Wyatt ha comunque ben figurato nell'esecuzione dei promo, mettendo in luce un'intensità rara e una buona mimica.
In virtù di questa stipulazione, le sue possibilità di vittoria aumentano sicuramente, soprattutto perchè potrebbero giustificare la sconfitta di Cena attraverso le ripetute interferenze e l'utilizzo di vari oggetti. Tuttavia, reputo quest'ultimo ancora favorito.
Mi aspetto un incontro incentrato fortemente sull'aspetto narrativo, con innumerevoli rimandi ai precedenti.

No Holds Barred Elimination Match: The Shield vs Evolution
Non mi è piaciuta la costruzione di questo incontro. Poca interazione al microfono e davvero troppe risse.
Ed è anche incomprensibile la scelta di far perdere una fazione al primo incontro dopo dieci anni.
Verosimilmente assisteremo all'inizio della composizione dell'incontro fra Reigns e Triple H in quel di Summerslam, pertanto sarà caratterizzato sotto quest'ottica.
A tal proposito, dopo un'eliminazione precoce di Ambrose e Rollins, azzardo una rimonta di Reigns su Batista e Orton, e vittoria risicata di Hunter.
Sono contrario a quest'ipotesi, poiché Reigns non sa ancora come condurre un incontro e rischia di tramutarsi in uno spettacolo poco gradevole, ma i piani sembrano questi. Ed io mi attengo alla realtà.
La sconfitta fungerà da incipit per uno dei main event di quell'evento.

Alla prossima.